Rimozione Cloruri da Acque Reflue dell’Industria Alimentare
Un’innovativa applicazione chimico-fisica per la rimozione dei cloruri dalle acque reflue dell’industria alimentare
L’industria alimentare è spesso alle prese con la gestione delle acque reflue originate dai vari processi di produzione. Uno dei classici problemi derivanti dalle varie lavorazioni è rappresentato della necessità di rimuovere i cloruri che possono avere un impatto negativo sull’ambiente se non adeguatamente trattati ed il cui limite di scarico fissato dalla legge Italiana è pari è a 1200 mg/lt. Hoene propone un nuovo approccio al problema con la sua tecnica chimico-fisica in grado di offrire un’alternativa ai tradizionali processi di osmosi inversa.
Il processo chimico-fisico Hoene:
Il nuovo processo per la rimozione dei cloruri si basa su una combinazione di principi chimici e fisici, che sfruttano reagenti specifici e fenomeni di separazione selettiva. Questa tecnica permette di ottenere una riduzione significativa (50 -70%) dei cloruri presenti in acque anche con carico organico significativo garantendo un trattamento efficiente e a basso impatto ambientale. Il ciclo può prevedere un pre-trattamento per la rimozione preventiva di interferenti organici ed inorganici.
Vantaggi rispetto all’osmosi inversa:
Una delle principali caratteristiche che rende questa tecnica attraente è la sua capacità di sfruttare impianti ed esperienze già presenti e consolidati in azienda. A differenza dei processi di osmosi inversa, che richiedono spesso l’installazione di nuovi impianti e un notevole investimento economico, la tecnica chimico-fisica può essere integrata nei sistemi esistenti con una modifica minima. Questo porta ad un risparmio significativo di risorse e costi, consentendo alle aziende di adottare questa soluzione in modo più agevole.
Efficienza e sostenibilità:
A titolo di esempio pubblichiamo i risultati ottenuti recentemente con acque reflue da caseificio. In questo specifico caso, le acque, non presentando in soluzione particolari elementi interferenti, sono state trattate direttamente con il prodotto Hoene specifico con un processo a singolo con neutralizzazione con calce idrata.
Acque in Ingresso | Processo | Acque in Uscita |
---|---|---|
Cloruri 1850 mg/lt | Dosaggio 1% reagente | Cloruri 1000 mg/lt |
COD 2500 mg/lt | tempo reazione: 1 h | COD 1700 mg/lt |
Fanghi prodotti 1% circa |
Appare evidente come il limite di questa tecnica sia legato alla concentrazione di cloruri inziale che richiede un dosaggio proporzionale di reagenti con corrispondente produzione di fanghi (limitazione per altro, che condizionerebbe non poco anche altre tecniche di separazione).
Il processo chimico-fisico Hoene per la rimozione di cloruri si distingue per
- Facilità di integrazione nel ciclo di depurazione esistente con tempi e costi di intervento minimi;
- Discreta efficienza nella separazione specifica che consente di raggiungere i target in funzione del dosaggio
È evidente che il trattamento di soluzioni altamente concentrate, come le salamoie, si allontana dall’obiettivo principale di questa tecnica. Tuttavia, in alcuni casi è stato considerato come una possibile fase preliminare nel trattamento dei cloruri, in preparazione alle fasi successive di evaporazione o osmosi inversa. In queste fasi successive, lo stadio Hoene svolge un ruolo cruciale nella rimozione di una notevole quantità di salinità, solidi disciolti e componenti organiche, noti come fouling
Applicazioni future e prospettive:
La capacità di questo processo di operare efficacemente e di integrarsi con le infrastrutture industriali esistenti suggerisce che questa innovativa metodologia per la rimozione dei cloruri potrebbe essere con successo adottata anche in altre industrie che affrontano simili sfide nella gestione dei cloruri, come ad esempio l’industria galvanica.
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