Rimozione di solfati mediante adsorbente generato in situ
Rimozione di Solfati da Acque Reflue – Processo Hoene
Con questo articolo presentiamo un metodo alternativo semplice, veloce ed efficiente per la separazione di solfati da acque reflue ed acque primarie mediante un prodotto specifico studiato da Hoene che si affianca alla tecnica presentata in un precedente articolo ( cit. Rimozione Solfati da Acque Reflue). Il nuovo processo che proponiamo è assai efficiente e consente di raggiungere sempre e comunque i target per lo scarico previsto dalla legislazione vigente ed è una valida alternativa in tutte le situazioni dove le tecniche tradizionali (Osmosi inversa, precipitazione di gesso etc..) sono in qualche modo di difficile applicazione.
INTRODUZIONE
Attualmente, la rimozione degli ioni solfato dalle soluzioni acquose rappresenta una grande sfida per diversi settori industriali, come l’esplorazione petrolifera e la concia delle pelli, industria della cellulosa, produzione di fertilizzanti, l’industria mineraria e tessile ed altri ancora.
Nei vari processi, vengono utilizzate materie prime che contengono zolfo nei diversi stati di ossidazione, che, in condizioni ossidanti, producono spesso effluenti ricchi in solfato.
La presenza di elevate concentrazioni di solfati nelle acque di processo favorisce fenomeni di corrosione di tubi e strutture mentre lo scarico di acque reflue rappresenta un impatto ambientale con il relativo l’aumento del contenuto di sali disciolti nei sistemi acquosi
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), inoltre, le proprietà organolettiche delle acque potabili sono alterate quando il solfato il contenuto è superiore a 500 mg L e può causare gravi casi di diarrea e disidratazione per esseri umani e animali.
Come è noto le tecniche tradizionali di separazione di solfati prevedono la neutralizzazione dell’acidità con Calce o, quando viene richiesto una maggiore efficienza, attraverso la precipitazione come solfato di Bario.
DESCRIZIONE DEL PROCESSO
Il processo Hoene prevede il dosaggio di un chemical Hoene (Serie ANION) in un serbatoio agitato lentamente dove reagisce velocemente (15-30 minuti) producendo un adsorbente che precipita sul fondo ( vedi foto) trattenendo ioni solfato. Si tratta, evidentemente, di un processo di semplice esecuzione che non necessita di particolari infrastrutture impiantistiche con il vantaggio di lasciare un residuo di solfati esiguo rispetto alle tecniche concorrenti e può essere gestito in un ampio range di pH .
Semplice esecuzione (dosaggio in serbatoio agitato) | Residuo di Solfati minimo (sempre < 500 mg/lt) |
Tempi di contatto minimi( 15 -30 minuti) | Ampio range di pH (4-12) |
RISULTATI E DISCUSSIONE
Mostriamo i risultati di due diverse applicazioni ovvero il trattamento di
- acque provenienti da decapaggio solforico dopo depurazione chimico fisica con calce
- acque da processo di ossidazione anodica
Nella prima applicazione, da una concentrazione iniziale di solfati pari a 2050 mg/lt abbiamo un contenuto residuo di 500 mg/lt (75 % di rimozione) mentre nel secondo caso da una concentrazione iniziale di 1100 mg/lt abbiamo ottenuto un residuo di appena 67 mg/lt (94 % di rimozione).
CONCLUSIONI
Nel presente articolo viene presentato un metodo alternativo per la rimozione di solfati da soluzioni acquose attraverso la sintesi in situ di un adsorbente altamente efficace. Questo metodo si affianca alla metodica presentata recentemente per la rimozione di solfati mediante dosaggio di adsorbente efficace a pH alcalino (Rimozione Solfati da Acque Reflue).
Abbiamo documentato due diverse esperienze con tassi di rimozione tra il 70 ed il 90 % con residui di solfati sempre inferiori ai limiti di scarico previsti per legge.
Confrontando il processo di precipitazione proposto con le tecniche più diffuse industrialmente, cioè precipitazione come gesso, la procedura proposta nel presente lavoro è innovativa poiché la sua efficienza di rimozione è praticamente la stessa in un ampio intervallo di pH (da 4 a 12). Inoltre, questo processo è operativamente semplice, veloce e la sua efficienza di rimozione dei solfati è solo leggermente influenzata dalla temperatura (da 30 ° C a 70 ° C).
Nota: dovendo generalmente trattare acque reflue, la presenza di alte concentrazioni di anioni deve essere sempre presa in considerazione al fine dell’ottenimento di migliori performances del processo.
Rimaniamo connessi alla Scienza.Contattaci !